Main menu
Dalla grande passione per lo studio della storia dell’arte, nata alle scuole superiori, è derivato il desiderio di imparare a proteggere e conservare le opere d’arte, che dopo la maturità di Arte Applicata, mi ha portato a frequentare il Corso di Restauro dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Perché il restauro delle opere su carta?
Un po’ per caso, un po’ per scelta: perché amo il gesto istintivo dell’artista che sulla carta è più immediato, perché la carta è materia che sembra fragile ma è anche forte, perché il restauro della carta è un settore un po’ di nicchia rispetto ad altri, perché quando ho iniziato ad interessarmene erano ancora pochi gli esperti, perché non avevo idea di cosa significasse restaurare le opere su carta, ma ero curiosa di scoprirlo…
Nel 1987 ho conseguito il diploma di Restauratore di Opere d’arte su carta dal quale deriva l’acquisizione diretta della qualifica di Restauratore di Beni Culturali (secondo la Modifica della Disciplina transitoria del conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore e collaboratore restauratore di beni culturali - A.A.C.5613, 4517, 4818 – approvata il 13.12.12) (vedi link curriculum vitae riassunto) (vedi link elenco interventi principali).
Dal 1988 ho iniziato la mia attività a Milano come ditta individuale, avviando collaborazioni con le principali Soprintendenze e Istituzioni pubbliche milanesi e lombarde, oltre che con un’ampia committenza privata (vedi link principali committenti).
Dal 2011 ho aperto lo Studio a Verona, mantenendo continuità con i contatti e le collaborazioni nel territorio Milanese e Lombardo ed aprendone nuovi in ambito veronese e trentino.
Ho costantemente affiancato all’attività di restauro anche la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento, seminari in Italia e all’estero, per ampliare le conoscenze tecniche su interventi, materiali ed attrezzature, per una continua crescita professionale (vedi link aggiornamenti post diploma)
Anche il confronto con colleghi del settore o di altre specializzazioni ha consentito nel tempo un continuo miglioramento nell’approccio alle opere.
Gli interventi sono sempre impostati al totale rispetto per l’opera, alla non invasività e all’adesione ai criteri di massima reversibilità. Ritengo fondamentale operare nel restauro riconoscendo i limiti delle conoscenze attuali e lasciando la possibilità di intervenire in futuro con nuove metodologie e materiali.